Gruppo Migrazioni transfrontaliere di Fauna selvatica

22.06.2023

Mandato

Favorire la condivisione delle informazioni sul monitoraggio e sulla gestione applicata in materia nei rispettivi territori.

Attività

Nel primo incontro del 22.06.2023  si è provveduto ad effettuare un primo scambio di informazioni sulla situazione dei rispettivi territori, al fine di individuare quali siano le priorità e definire gli obiettivi di questo Gruppo per il quale saranno programmate riunioni con frequenza periodica. È stata evidenziata l’importanza di un aggiornamento reciproco e della condivisione regolare dei dati, incluse le metodologie di gestione proprie di ciascun territorio. Dall’incontro è emerso che la situazione è in continua evoluzione e sarà importante dedicare un approfondimento particolare a lupi, ungulati selvatici, orsi e specie invasive come alcuni scoiattoli.

Nella riunione del 29.02.2024 è stato proposto un aggiornamento reciproco sul monitoraggio attuato in Italia sulla specie lupo e un’informativa sulla gestione reattiva e proattiva applicabile in Cantone Ticino. Il gruppo ha concordato di condividere i nominativi delle persone di riferimento così da facilitare uno scambio dinamico delle informazioni acquisite con le attività di monitoraggio. Considerata la rilevanza della tematica, è stata inoltre decisa la costituzione, nell’ambito del gruppo di lavoro, di un sottogruppo tecnico operativo che si occuperà della Peste Suina Africana, per la prevenzione e la gestione degli eventuali casi a ridosso del confine. Si è altresì avviato un primo scambio di informazioni in merito alle specie di interesse individuate dal gruppo nella riunione costitutiva, tra cui lo scoiattolo grigio e quello di Pallas.

Peste Suina Africana
Nelle riunioni di maggio e ottobre 2024 i partecipanti hanno provveduto ad un aggiornamento reciproco sul monitoraggio dell’andamento e le misure intraprese per il trattamento dell’epizoozia nei rispettivi territori di riferimento e hanno espresso la volontà di ricerca di uniformità di misure da adottare per fronteggiare la malattia. Per quanto concerne lo sviluppo della PSA in direzione della frontiera con la Svizzera da sud verso nord, nel corso dei mesi estivi si è riscontrato uno sviluppo contenuto in ragione delle misure messe in atto (depopolamento, attività di ricerca delle carcasse con l’impiego dell’Esercito Italiano e rafforzamento della barriera naturale rappresentata dalla autostrada A4 Milano-Torino) e i focolai sui cinghiali restano confinati a sud dell’autostrada A4 MI-TO.
Per quanto riguarda i suini domestici e gli allevamenti, il trend si sta riducendo e, dopo un picco in estate tra luglio e agosto, non ci sono state ulteriori segnalazioni.
Per testare le misure previste dal Cantone qualora la malattia raggiungesse il Ticino, il 16-17-18 ottobre si è tenuto un esercizio di simulazione sia per il domestico (in un’azienda agricola) sia per il selvatico (in un bosco).
I partecipanti hanno inoltre discusso della diffusione della febbre catarrale (Bluetongue), per la quale si stanno adottando tutte le misure sanitarie al fine di limitarne la diffusione, con dei piani vaccinali concordati