Provincia di Como
La Provincia di Como esisteva già sotto la dominazione austriaca nell'ambito del Regno Lombardo-Veneto e, dopo l'annessione della Lombardia al Regno di Sardegna, mantenne le dimensioni territoriali precedenti. Originariamente, i principali circondari provinciali erano rappresentati dai territori circostanti alle città di Como, Varese e Lecco. Con R.D. 2 gennaio 1927, il territorio varesino, insieme con il circondario di Gallarate, veniva a costituirsi come nuova Provincia (l'attuale Provincia di Varese). Nel 1992 la Provincia di Como ha assunto la sua attuale configurazione territoriale, in seguito alla secessione di Lecco, anch'esso eretto a Provincia. Il circondario lecchese rappresentava un terzo del territorio, della popolazione e delle attività produttive dell'allora Provincia di Como.
L’economia della Provincia di Como si basa sulla sua principale peculiarità, ovvero la presenza del Lago, e dell’industria serica, celebre in tutto il mondo. Le origini storiche della lavorazione della seta a Como risalgono al XVI secolo ma è verso la fine dell'800 che il settore tessile diventa la produttiva primaria dell'economia comasca, con la presenza non solo di tutte le lavorazioni del ciclo produttivo del tessuto serico, dalla sua ideazione e creazione, alla tintoria, tessitura, fotoincisione e stampa, ai trattamenti di nobilitazione, ma anche la produzione di macchine tessili e di telai.
Conosciutissimo e apprezzato sia in Italia che all’estero, il Lario rappresenta il vero e proprio fulcro del settore turistico comasco. Negli ultimi anni la presenza di turisti è salita fino a raggiungere i 950mila visitatori annui, attirati sia dalle bellezze naturalistiche, che lo rendono uno dei più suggestivi paesaggi italiani, decantato nell'800 dai maggiori poeti del Romanticismo, da Alessandro Manzoni a Stendhal, da George Gordon Byron a Franz Liszt, che dalle residenze storiche e dai borghi rivieraschi, costituiti da antiche case arroccate tra lago e montagna e caratterizzati da ripide scalinate.