Strategia e obiettivi

Stato dell’arte

I territori di confine italo-svizzeri di lingua e cultura italiana dispongono di due principali strumenti di dialogo e collaborazione transfrontaliera, il Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2014-2020 (Interreg), orientato alla progettualità grazie all’importante dotazione finanziaria, e la Comunità di lavoro Regio Insubrica, maggiormente orientata al dialogo politico e alla collaborazione sul piano tecnico. Inoltre, su un piano bilaterale, il Cantone Ticino ha firmato una Dichiarazione di intenti sulla cooperazione con la Regione Lombardia (2015) e Piemonte (2017) che fungono da supporto programmatico per la collaborazione transfrontaliera nell’area insubrica.
La Comunità di lavoro Regio Insubrica, oggetto di questa nota, è stata costituita il 19 gennaio 1995 a Varese, dal Cantone Ticino e dalle Province di Como, di Varese e del Verbano Cusio Ossola, alle quali si sono aggiunte nel 1997 le Province di Lecco e Novara. Si tratta di un’associazione di diritto privato svizzero, conforme all'Accordo sulla cooperazione transfrontaliera di Madrid del Consiglio d'Europa. Nel dicembre del 2015 le Regioni Lombardia e Piemonte sono diventate membro a pieno titolo della Regio Insubrica. Gli statuti della Comunità sono stati adeguati ed attualmente il Cantone e le due Regioni costituiscono, per il tramite dell’Ufficio Presidenziale (UP), l’organo decisionale della Comunità di lavoro. Le suddette Province rimangono membro del Comitato Direttivo (CD), assieme alla Città di Lugano, e mantengono un importante ruolo consultivo nonché di contiguità con il territorio. Oltre ai due organi precitati, la Regio registra anche la partecipazione di Comuni, Enti pubblici e privati radicati sul territorio, e si avvale di 4 tavoli tecnici permanenti, a loro volta suddivisi da gruppi di lavoro tematici.
La Regio Insubrica, in conformità al proprio statuto, non ha competenze giuridiche proprie. Essa si adopera per promuovere il dialogo e la cooperazione transfrontaliera. Al di là degli indubbi meriti e delle iniziative e progetti sostenuti, in passato le si rimproverava la mancanza di una base istituzionale forte e di finanziamenti adeguati che le permettessero di diventare a pieno titolo uno strumento operativo della politica transfrontaliera. Se da una parte, dal lato finanziario, la situazione della Regio non ha subito modifiche sostanziali – si ricorda che, nella sua forma giuridica attuale, non può gestire i fondi Interreg -, si constata invece un evidente rafforzamento istituzionale con l’entrata delle Regioni Lombardia e Piemonte nella Comunità di lavoro.

Scopi

Gli scopi principali della Regio Insubrica sono la promozione del dialogo e della cooperazione transfrontaliera nella regione italo-svizzera dei tre laghi prealpini, e favorire la presa di coscienza dell’appartenenza ad un territorio che è iscritto, al di là dei confini istituzionali, nella geografia, nella storia, nella cultura e nella lingua. Nel conseguire questi scopi la Regio considera efficace l’applicazione di un duplice approccio.

a) Dialogo / cooperazione

Se si considerano il rafforzamento del dialogo e lo sviluppo della cooperazione transfrontaliera quali due cardini degli scopi della Regio, con la partecipazione diretta delle Regioni Lombardia e Piemonte, l’Ufficio Presidenziale ha rafforzato la componente di scambio di informazioni e di dialogo, in modo particolare nella gestione delle criticità, declinando operativamente il tutto per il tramite degli appositi tavoli tecnici (chiusura valichi, LIA, qualità delle acque, etc.). Per quanto attiene la cooperazione, eccezion fatta per gli ambiti tradizionali di collaborazione (Turismo/Lake&Alps, Ambiente/Giornate del verde pulito, sostegno a progetti di terzi, etc.), si evince l’esistenza di un potenziale inesplorato di collaborazione. In altre parole, la Regio Insubrica concentra le sue energie maggiormente nella fase di gestione delle criticità piuttosto che nell’approfondimento della collaborazione e nel lancio di progetti innovativi di governance transfrontaliera.

b) Bottom-up / top-down

Il rafforzamento istituzionale della Regio Insubrica, contraddistinto dall’entrata delle Regioni quali membri a parte intera, ha rafforzato un approccio dall’alto (bottom-down), dove l’Ufficio Presidenziale pone all’ordine del giorno le tematiche più sensibili dal punto di vista politico, spesso in reazione all’agenda politica dei rispettivi territori o dei rispettivi Stati nazionali. Si prenda ad esempio il lavoro del tavolo economia dedicato alla LIA su sollecitazione di Roma e Berna nell’ambito dell’annuale “Dialogo economico Italia-Svizzera” nel 2016.
D’altra parte la Regio Insubrica trova la sua ragione di essere e la sua forza quale espressione del territorio transfrontaliero, e può dunque favorire un approccio dal basso (bottom-up), dove tutte le sue componenti territoriali (Regioni, Province, Comuni, enti vari e associazioni), contribuiscono ad arricchire l’agenda in modo propositivo rafforzando la progettualità della Comunità di lavoro e contribuendo così a diluire determinate criticità potenziali (es. mercato del lavoro).

Obiettivi

  1. Dialogo, prevenzione e gestione delle criticità
    Portare tempestivamente a conoscenza dell’UP e del CD le iniziative nonché i dibattiti politici e parlamentari, sia a livello regionale che nazionale, che abbiano un’incidenza transfrontaliera.
     
  2. Sviluppo della cooperazione
    Favorire la partecipazione attiva delle rispettive amministrazioni nei tavoli tecnici, includendo i rispettivi territori, e promuovere la progettualità tra le pubbliche amministrazioni stimolando la concretizzazione delle dichiarazioni di intenti bilaterali.
     
  3. Rafforzamento della relazione con il territorio
    Sostenere attività di promozione dei valori e degli interessi della regione transfrontaliera mediante attività e progetti della Regio nonché iniziative del territorio, rafforzando la coerenza e l’impatto transfrontaliero.
     
  4. Sistematicità dell’informazione e aumento della visibilità.
    Rafforzare la comunicazione sulle attività della Regio tramite comunicati stampa, rinnovando e animando la pagina web, organizzando eventi promozionali e/o partecipando a eventi sostenuti dalla Regio.