Assemblea generale Regio Insubrica 2020

L’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte ha assunto oggi la carica di Presidente della Regio Insubrica nel corso dei lavori dell’Assemblea generale che si è tenuta ad Arona. Strategie e obiettivi di lavoro per il futuro in un anno particolarmente difficile, segnato dall’emergenza sanitaria.

Si è svolta questa mattina al Palacongressi Salina di Arona l’Assemblea generale della Regio Insubrica, la Comunità di lavoro – nata per promuovere la cooperazione nell’area italo-svizzera dei laghi prealpini – che riunisce il Canton Ticino, le Regioni Piemonte e Lombardia, le Province del VCO, di Novara, di Como, di Lecco e di Varese, nonché altri soci, tra Comuni e realtà del territorio. La seduta ha sancito il passaggio della Presidenza dalla Regione Lombardia alla Regione Piemonte.

Il Presidente uscente, Assessore della Regione Lombardia con delega a Enti locali, Montagna e Risorse Energetiche, ha ricordato come “la Regio Insubrica sia un’istituzione importante che consente un dialogo continuo e costante in merito alle problematiche comuni tra i nostri territori” e come l’anno corrente “sia stato caratterizzato da un momento straordinario, la pandemia, che ha cambiato le nostre abitudini e generato forti preoccupazioni. E anche su questo, così come sui singoli provvedimenti assunti per prevenire ogni possibile forma di diffusione di contagio, ci siamo confrontati spesso.  Abbiamo agito in modo sinergico sia durante l’emergenza sanitaria che durante la fase di ripartenza, adattando le nostre politiche alle nuove esigenze e necessità dei cittadini. La Regio ha avuto e continuerà ad avere un ruolo chiave, assolutamente strategico”.

“Il virus si è diffuso ovunque, oltre ogni frontiera – ha detto Daniele Caverzasio, Presidente del Gran Consiglio del Cantone Ticino e Municipale del Comune di Mendrisio - Le frontiere diventano luogo di interminabili confronti, da cui emerge la consapevolezza di agire insieme e in questo contesto la Regio Insubrica è centro e piattaforma di dialogo, con un ruolo di ponte tra Italia e Svizzera che ha portato un importante contributo per alcune tematiche, come la questione del livello delle acque del Maggiore o quello dei veicoli aziendali elvetici guidati da frontalieri italiani. La Regio Insubrica rappresenta il cuore pulsante tra i due Stati. Sono ancora molti i temi aperti. C’è poi una questione che da troppo tempo è sui tavoli: il nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalieri non ancora sottoscritto. Ci sarà molto lavoro da fare, la strada migliore è il dialogo. Sono certo che in questo momento difficile, la finalità dell’istituzione della Regio Insubrica saprà fornire un ruolo importante per ripartire”.

Un anno particolare quello che stiamo vivendo. Al di là del ruolo, importante è l’impegno”. Ha esordito così l’Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte nel suo discorso di insediamento alla presidenza della Regio Insubrica. “Molti temi importanti, quali quello dell’autonomia e dell’ambiente sono stati anticipati dalla Regio Insubrica, un’area importante e ricca dal punto di vista economico che conta su un bacino di 2 milioni e 700mila persone. In questo periodo c’è timore da parte delle aziende, dobbiamo fare la nostra parte ed attirare investimenti sul territorio”. E sotto il profilo squisitamente ambientale, legato al tema del turismo, sottolineando come sull’area esista un numero considerevole di laghi e una paesaggistica unica, il progetto della creazione di un “brand dei laghi e una pista ciclabile più grande d’Europa”. “Sui nostri territori abbiamo la questione della Torino-Lione, il Corridoio 24 che toccherà la parte del Sempione. Ci sono molti investimenti, abbiamo tante risorse e non possiamo permetterci di spenderle male. Occorrono investimenti che fungano anche da moltiplicatore per le generazioni future”. “Il lockdown – ha concluso - passerà alla storia anche per la chiusura delle frontiere, cosa che ci ha fatto prendere coscienza del vero valore e dell’importanza di poter girare sui territori. La Regio Insubrica ci aiuta a dialogare meglio. Tra le battaglie ricordo quella per mantenere nel programma Interreg le province di Novara e Lecco. Cercherò di rappresentare al meglio la Regio Insubrica, portare nuovi progetti e portare avanti quelli già avviati ma che non hanno potuto essere conclusi a causa della pandemia”. 

Le numerose attività svolte nel 2019 dalla Regio Insubrica sono state poi ripercorse dal Segretario della Comunità di lavoro, Francesco Quattrini che ha ricordato come durante la pandemia, in una situazione eccezionale, “la Regio non è stata ferma e si é attivata per le problematiche dei frontalieri e per quelle relative alle chiusure al traffico dei valichi”. Un lavoro, quello svolto nel corso del 2019 in continuità con gli obiettivi presentati nel 2018; in particolare con due tematiche: il livello delle acque del Lago Maggiore (la Regio Insubrica aveva chiesto di riattivare il tavolo bilaterale di consulta sui livelli) e la questione legata alle auto aziendali svizzere guidate dai frontalieri, problema al quale si è trovata la soluzione con un emendamento specifico. E ancora il tavolo sull’economia che ha lavorato sul tema del frontalierato e sulla collaborazione delle imprese; quindi il tavolo tecnico su territorio, ambiente e mobilità, il concorso per le scuole sul tema della biodiversità, che verrà riproposto anche per il 2020; la tematica del dissesto idrogeologico e quella della viabilità della litoranea del Lago Maggiore sulla sponda piemontese e sulla statale della Vigezzo. E non da ultimo il tavolo sul turismo, che diventa particolarmente importante ora con la ripresa dopo la pausa Covid, per promuovere la “regione dei laghi”.

In conclusione, i membri della Comunità di lavoro hanno approvato all’unanimità il rapporto 2019, il conto consuntivo 2019 e il preventivo 2020.

Di seguito trovate la rassegna stampa dell'evento:
Art. Vco Azzurra Tv 18.09.2020
Art. Verbano 24 18.09.2020
Servizio Azzurra Tv 18.09.2020