Migrazioni transfrontaliere di branchi di lupi

Facendo seguito alle segnalazioni pervenute da alcune associazioni del territorio insubrico....

Facendo seguito alle segnalazioni pervenute da alcune associazioni del territorio insubrico in merito all’aumento delle predazioni su ovini e bovini denunciate in diverse località, l’Ufficio Presidenziale della Comunità di lavoro ha avviato una consultazione ed effettuato le valutazioni del caso, analizzando la situazione giuridica attuale e possibili interventi.

Per la Svizzera, fanno stato la Legge sulla caccia e l’Ordinanza sulla caccia. Sostanzialmente i grandi predatori, tra i quali il lupo, sono protetti e non rientrano tra gli animali cacciabili. Il diritto federale ammette comunque la possibilità, a determinate condizioni, d’abbattimento per singoli lupi che causano danni rilevanti ad animali da reddito (al superamento di un determinato numero di capi predati) In Parlamento a livello federale è in discussione un progetto di revisione parziale della legge sulla caccia, affinché le popolazioni dei lupi possano essere regolate in ottica preventiva e non più in base a danni passati.

In Italia il lupo è una specie protetta dalla Direttiva Habitat 92/43/Ce, recepita con il DPR 357/97 che, in sintesi prevede il divieto di disturbo e ancor più di controllo della presenza tramite cattura e abbattimento, salvo casi specifici. Il monitoraggio della popolazione del lupo viene svolto nell’ambito del progetto Life WolfAlpsEU dell’ISPRA, organo tecnico-scientifico del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. La revisione del Piano nazionale di gestione e conservazione del lupo è in discussione ma al momento non ci sono mutamenti nel panorama normativo.

L’Ufficio Presidenziale monitora attentamente l’evoluzione del contesto e si riserva di valutare l’opportunità di interpellare le rispettive autorità competenti per chiedere di intervenire sul tema.

Rassegna stampa:
Art. Varesenews 02.09.2022